Svelati i segreti dell’Aglio Rosso di Sulmona

E’ stato inaugurato all’Abbazia di Santo Spirito al Morrone il Museo-Galleria dell’aglio rosso di Sulmona: un presidio di storia e prospettive da tutelare e valorizzare.

Le teste, per essere davvero sulmonesi, devono essere al massimo tra i 4,5 e i 5,5 centimetri; le zolle vanno raccolte rigorosamente a mano e, una volta, dalla loro vendita si otteneva in cambio il concime per i bulbi. Oltre ad un sapore intenso, si distingue per le sue proprietà organolettiche e curative, tanto da essere allo studio di diverse case farmaceutiche e, comunque, è un ottimo “disinfettante” per il corpo dentro e fuori, tant’è che gli allevatori lo danno ai loro animali per purificarli e i contadini se lo strofinavano addosso per tenere lontano gli insetti e alleviare il prurito provocato dalle loro punture.

I segreti dell’aglio rosso di Sulmona sono tanti e sono racchiusi in dati scientifici e leggende orali: un patrimonio da tutelare, da museo insomma.

Quello di ieri non è stato solo un taglio del nastro nella prestigiosa location sulmonese – dice Gaspar Rino Talucci- ma anche l’occasione per parlare e raccontare storia e prospettive di questo prodotto dalle tante qualità.

Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto – prosegue il presidente del GAL AIAS- fortemente voluto dal Consorzio Aglio Rosso di Sulmona, dal Gal Abruzzo Italico-Alto Sangro, in collaborazione con il Parco Maiella e realizzato grazie al contributo della Regione Abruzzo.

Così da oggi, questo presidio di memoria e gusto che non è solo un’eccellenza agroalimentare ma anche un forte marcatore del territorio, potrà essere visitato da tutti coloro che vorranno approfondire la conoscenza del “oro rosso” di Sulmona.

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